Il caso Siri si conclude con la revoca delle nomine al sottosegretario da parte di Giuseppe Conte. La Lega avverte: Ora basta con No e rinvii.
Si è concluso con la revoca delle nomine ad Armando Siri da parte di Giuseppe Conte il Consiglio dei Ministri che sembrava destinato a far cadere il governo.
Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte revoca le nomine ad Armando Siri
Il premier ha reso note le motivazioni che renderebbe necessaria e doverosa la revoca delle nomine e ha presentato un decreto che però non è stato messo ai voti per evitare la temuta conta dei voti che avrebbe potuto portare a una frattura insanabile all’interno del governo.
Cdm teso ma caratterizzato da un dibattito civile
Durante in Cdm sarebbe nato un dibattito che, assicurano i protagonisti, non ha mai superato la soglia del civile confronto tra le parti. La Lega alla fine ha optato per un passo indietro all’insegna della diplomazia.
Dalla Lega: Basta con litigi e polemiche, basta chiacchiere, basta coi No e i rinvii
Al termine del Consiglio dei ministri, mentre Luigi Di Maio incontrava i giornalisti in sala stampa, dalla Lega arrivava una nota in cui si faceva sapere che, risolto almeno per il momento il caso Siri, non sarebbe stata più accettata la politica dei no messa in campo dai pentastellati. Il riferimento è ovviamente al dossier sul TAV e sull’Autonomia.
“Basta coi litigi e con le polemiche, ci sono tantissime cose da fare: FLAT TAX per famiglie, imprese e lavoratori dipendenti, autonomia, riforma della giustizia, apertura dei cantieri, sviluppo e infrastrutture: basta chiacchiere, basta coi NO e i rinvii”.